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lunedì 2 novembre 2009
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DOPO IL DECRETO GELMINI, E LE PROPOSTE DI LEGGE CHE MINACCIANO LA NOSTRA SCUOLA, ABBIAMO DECISO DI CREARE UN COMITATO REGIONALE CHE POSSA TESTIMONIARE LA NOSTRA CONTRARIETA'. CONTRARIETA' AI TAGLI CHE UCCIDONO IL SAPERE, AL PROCESSO DI PRIVATIZZAZIONE CHE STA PER DISTRUGGERE LE SCUOLE PUBBLICHE. CONTRARI AD UN GOVERNO CHE CI VUOLE PRIVARE DEL TESORO PIU' GRANDE CHE ABBIAMO, LA TESTA! UNITI POSSIAMO DAVVERO FARE LA DIFFERENZA.
Chi siamo
- Stop Gelmini Abruzzo
- Studenti delle scuole abruzzesi, riuniti per un unico grande scopo: quello di vivere la scuola con tutte le sue qualità, cercando di sanarne i difetti per creare nuovi pregi. Se è vero che siamo il futuro, questo futuro lo costruiamo, da oggi!
Contattaci
Suggerimenti, proposte, dialogo aperto con tutti! Fatevi avanti su infostopgelmini@yahoo.it
Fin troppo tempo
Fin troppo tempo in silenzio. Studenti, professori, gente comune che ha aspettato troppo, ora è tempo di parlare, di chiedere, costruire.
I cambiamenti, quelli veri, sono partiti da persone come noi. Adesso vogliamo riprenderci il posto che ci spetta, vogliamo dire cosa ci va e cosa non ci piace della scuola.
Tutti, andando oltre il colore politico, oltre le proprie convinzioni, per un futuro che sia alla nostra altezza.
Perché un ricercatore tedesco è finanziato due volte tanto rispetto a noi, poveri cervelli in fuga.
Perché in altre realtà concetti come uguaglianza e rispetto della diversità sono all’ordine del giorno, da noi solo utopie.
Ma le utopie si costruiscono, si disegnano ogni giorno con lo sforzo di credere in qualcosa.
E noi vogliamo crederci, vogliamo credere in un domani da vivere e sorridere.
Perché insieme si può, perché l’ultima parola, forse, non è stata ancora detta. Matteo.
I cambiamenti, quelli veri, sono partiti da persone come noi. Adesso vogliamo riprenderci il posto che ci spetta, vogliamo dire cosa ci va e cosa non ci piace della scuola.
Tutti, andando oltre il colore politico, oltre le proprie convinzioni, per un futuro che sia alla nostra altezza.
Perché un ricercatore tedesco è finanziato due volte tanto rispetto a noi, poveri cervelli in fuga.
Perché in altre realtà concetti come uguaglianza e rispetto della diversità sono all’ordine del giorno, da noi solo utopie.
Ma le utopie si costruiscono, si disegnano ogni giorno con lo sforzo di credere in qualcosa.
E noi vogliamo crederci, vogliamo credere in un domani da vivere e sorridere.
Perché insieme si può, perché l’ultima parola, forse, non è stata ancora detta. Matteo.
4000 il 28 Ottobre
4000 il 28 ottobre (parte II)
Reportage del movimento
1 commento:
Diciamo che l'università italiana sta andando davvero in fumo... tutti ci chiediamo come aiutarla, vorrei porre alla vostra attenzione il seguente blog: http://rettorevirtuoso.blogspot.com Che ci rende ben noti i difetti della nostra università.
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