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lunedì 16 febbraio 2009

Stop the bombs

Sabato 17 gennaio
Corso Umberto

Non potevamo rimanere in silenzio. Sarebbe stato un falso silenzio disturbato dalle bombe, o dalle sirene che al telegiornale si sentono in lontananza. E siamo scesi in piazza, fra la gente comune, fra i ragazzi, fra i passanti incuriositi per gridare "stop the bombs". Megafono alla mano, abbiamo cercato di trasmettere la nostra perplessità davanti la notizia e le immagini delle bombe al fosforo, davanti i muri che separano. Un lungo telo disteso e tante impronte, segni e testimonianzde per la pace. Adulti, bambini che hanno segnato il contorno della loro mano con colori accesi, vivi per dimostrare la loro contrarietà al silenzio, all'ipocrisia che sotto il cielo d'Israele si moltiplica. Volantini informativi sono stati distribuiti e alla fine della giornata il lungo telo è stato appeso ad un traliccio davanti la stazione centrale. Adolescenti provenienti da diverse realtà han testimoniato l'ingiustizia di una guerra che altro non può, se non essere irrazionale.
Liberiamo la pace, noi studenti che la leggiamo fra i libri,
alziamola al cielo.

Ecco alcune foto dell'iniziativa che, dopo un mese,
non deve farci dimenticare quanto sta accadendo.
Non deve farci scordare che la polvere e la cenere di quei giorni resta ancora per le strade.





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