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martedì 2 dicembre 2008

Testimonianza

Una docente di filosofia dell'istituto Marconi ha contattato il blog per lasciare la sua testimonianza, Antonella Astolfi. Ringraziandola per il suo impegno in mezzo agli studenti trascriviamo quanto da lei detto.

Oggi, 5 novembre 2008, è una giornata storica: un giovane (si fa per dire, ma dati gli standard italici, sapete com'è...) afroamericano è stato eletto presidente della più grande potenza mondiale. Contemporaneamente, l'Ondanomala del movimento studentesco non si placa, nonostante l'imposizione arrogante perpetrata dal governo in carica. Si tratta di due fenomeni distinti, me ne rendo perfettamente conto, eppure non riesco a non vederci un legame. Ben lungi dal concepire la protesta studentesca in atto come un nuovo '68 (rinchiudere il nuovo in schemi vecchi è, da sempre, lo sport preferito dai nostalgici di ogni colore politico), io credo che si tratti della reazione pulita ed educata di un'intera generazione. Anzi, i ventenni di oggi si stanno facendo carico e portavoce delle condizioni di trenta-quarantenni perché, principalmente, non vogliono diventare come loro: non vogliono farsi derubare del futuro. Ammiro questa protesta, lavoro, con orgoglio voglio aggiungere, nella scuola pubblica e davvero penso di trovarmi di fronte ad un generale risveglio delle coscienze. Nel merito: qualcuno mi spiega come i tagli selvaggi all'Università possano mai contrastare le baronie? Eppure, è ovvio che il semiblocco del turn over finirebbe per agevolare ancora di più i figli-mariti-amici-mogli di. Le politiche di razionalizzazione sono possibili, ma solo se coniugate a serie rilevazioni qualitative sull'offerta formativa e sulla ricerca dei singoli atenei. Ma forse, non è un caso che a dirlo sia un grande italiano, il dottor Marino, che rappresenta il classico cervello costretto alla fuga da una gerontocrazia miope quanto, soprattutto, pigra.
5 novembre 2008 8.22

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